Cari fratelli e sorelle,
la Quaresima è tempo favorevole di rinnovamento personale e comunitario che ci conduce alla Pasqua di Gesù Cristo morto e risorto. Per il cammino quaresimale ci farà bene riflettere sull’esortazione di San Paolo ai Galati: «Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione (kairós), operiamo il bene verso tutti» (Gal 6,9-10a).
Così Papa Francesco ci invita a vivere il tempo di Quaresima, attraverso questa significativa frase di San Paolo. E il Papa prosegue:
La Quaresima ci chiama a riporre la nostra fede e la nostra speranza nel Signore (cfr 1 Pt 1,21), perché solo con lo sguardo fisso su Gesù Cristo risorto (cfr Eb 12,2) possiamo accogliere l’esortazione dell’Apostolo: «Non stanchiamoci di fare il bene» (Gal 6,9).
Non stanchiamoci di pregare. Gesù ha insegnato che è necessario «pregare sempre, senza stancarsi mai» ( Lc 18,1). Abbiamo bisogno di pregare perché abbiamo bisogno di Dio. Quella di bastare a noi stessi è una pericolosa illusione. Se la pandemia ci ha fatto toccare con mano la nostra fragilità personale e sociale, questa Quaresima ci permetta di sperimentare il conforto della fede in Dio.
Qui mettiamo delle semplici indicazioni che tentano di rispondere agli appelli che il Papa stesso ci rivolge. Per valorizzare la preghiera direi…valorizziamo innanzitutto la Messa domenicale e qualche Messa feriale. La liturgia delle ore. La preghiera quotidiana aiutati anche dal libretto con la preghiera giornaliera o una decina del rosario (come dice il nostro arcivescovo). In particolare nella nostra parrocchia abbiamo un cammino di preghiera attraverso la musica che ci accompagna alla Pasqua con le bellissime proposte delle meditazioni musicali dei venerdì di Quaresima.
Non stanchiamoci di estirpare il male dalla nostra vita. Il digiuno corporale a cui ci chiama la Quaresima fortifichi il nostro spirito per il combattimento contro il peccato. Non stanchiamoci di chiedere perdono nel sacramento della Penitenza e della Riconciliazione, sapendo che Dio mai si stanca di perdonare.
Il Papa ci richiama il digiuno per estirpare il male della guerra, ma ognuno di noi deve trovare il vero digiuno, forse non di cibo, ma digiuno da quelle abitudini che ci rendono in qualche modo dipendenti dai vizi.
Non stanchiamoci di fare il bene nella carità operosa verso il prossimo. Durante questa Quaresima, pratichiamo l’elemosina donando con gioia (cfr 2 Cor 9,7). Mettiamo in pratica l’appello a operare il bene verso tutti, prendendoci il tempo per amare i più piccoli e indifesi, gli abbandonati e disprezzati, chi è discriminato ed emarginato (cfr Enc. Fratelli tutti, 193).
Prendiamo l’impegno di sostenere il progetto di Padre Luigi Paggi che opera presso le “spose-bambine” in Bangladesh. In particolare domenica 13 Marzo faremo una raccolta straordinaria a loro favore e avremo la presenza di 2 volontari che hanno operato nella missione stessa. Di seguito troviamo una descrizione del loro impegno per sconfiggere questa vera e propria piaga sociale che colpisce queste ragazzine.
Qui di seguito troviamo una breve testimonianza scritta della missione di Padre Luigi in Bangladesh. Con questo auguro a tutti di vivere bene il tempo di Quaresima nella preghiera, nel digiuno e nella carità.
Con cordiale affetto.
Il parroco
Don Maurizio
Padre Luigi Paggi è un missionario Saveriano originario di Sorico (CO) che dal 1975 opera in Bangladesh. Da più di 15 anni ha aperto una piccola missione nel Sud-Ovest del Bangladesh, vicino alla foresta del Sanderban, per offrire rifugio ad un gruppo di ragazzine "ribelli", fuggite da casa. “Il primo bambino, se lo prendono gli spiriti”. Questo si dice nella tribù Munda del Sunderban per giustificare le frequenti morti dei neonati. Purtroppo, con il bambino, spesso gli spiriti sembra si portino via anche la madre, magari 15enne, costretta a sposarsi prematuramente. Contro questa piaga, che in Bangladesh interessa il 50% delle bambine, opera padre Luigi, che ha convinto le prime ragazze a scappare di casa e trasferirsi in questa semplice missione dove queste giovani trovano un tetto, un letto, tre pasti al giorno e un po' di istruzione (non solo scolastica ma anche circa i loro problemi di piccole donne e future madri di famiglia). Ora sono le famiglie a portare a padre Luigi le loro figlie, e la missione conta ora un gruppetto di 20/25 ragazze.
(Padre Luigi Paggi)
I problemi della tribù Munda sono legati principalmente alla povertà e ai disastri ambientali provocati da eventi atmosferici estremi generati dai cambiamenti climatici: l'avvicendarsi dei cicloni ha reso insicure le misere abitazioni dei Munda e problematica la coltivazione del riso (fondamentale alimento per quelle popolazioni) e delle piante ortofrutticole. Ultimamente poi, a seguito dei prolungati intervalli dl lockdown per la pandemia, poche persone hanno lavorato con continuità e, non godendo di efficaci aiuti economici governativi, la comunità si è impoverita ulteriormente. Il costo della vita è aumentato a dismisura; per fare un piccolo esempio, un chilo di riso (bene di prima necessità) costa alla comunità Munda l'equivalente di 0,45 euro con uno stipendio medio mensile (per un lavoratore della comunità è un sogno) di circa 130 euro; il confronto con la situazione italiana è immediato e scontato. Ma il problema più grave e preoccupante, generato dai lunghi periodi di lockdown, è l'interruzione dell'attività scolastica a seguito della quale molti bambini della comunità Munda hanno smesso di studiare e di istruirsi. Padre Luigi (che ripete sempre "LA SALVEZZA ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE") ha colto immediatamente la gravità di questa situazione e ha attivato corsi di sostegno scolastico per i ragazzi di quarta-quinta elementare e prima-seconda media. Subito è partita la costruzione di un edificio scolastico e destinato a questa attività alcuni edifici distribuiti nei diversi villaggi e presto, con il nostro aiuto, le aule potranno avere anche un arredamento adeguato.
Padre Luigi, comprendendo che la maggior parte degli indigeni di quest'area così colpita da cicloni, tempeste e alluvioni è povera e poco istruita e che gli aiuti non sempre sono efficaci e tempestivi, ha deciso inoltre di fondare un’associazione, ispirata a Gesù Cristo (molte persone Munda provano un grande interesse per Gesù e il desiderio di accoglierne la parola), che operi in favore degli emarginati in stato di bisogno. La "Sundarban Christio Seba Songho (SCSS)", di cui Luigi Paggi è Presidente, è stata fondata e ha iniziato la sua attività il 4 Aprile 2020; il fondo creato con le ultime donazioni e incrementato con le libere offerte delle persone della comunità servirà a fornire i primi aiuti alle popolazioni durante i periodi di emergenza.
Per tutte queste attività il nostro sostegno dall’Italia può essere davvero di grande aiuto nello sviluppo delle attività scolastiche e delle attività della SCSS.
(un momento di insegnamento)
(La scuola recentemente costruita)
(Una ragazza che è stata ospite della missione ora sposata e divenuta madre)
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